MARTEDI’ 18 DICEMBRE 2012
THE ARTIST riprende i generi del cinema classico hollywoodiano nella sua struttura narrativa: il melò, la love-story, la caduta dopo l’irresistibile ascesa, il dramma, lo scintillante luccichio del musical. E’ una pellicola raffinata, che si poggia sulla dote espressiva di due protagonisti sinceramente affiatati, su un cane che diventa vero attore, su una trama musicale capace di enfatizzare tutte le emozioni delle immagini (bellissima la scena in cui lei si abbraccia nella giacca di lui). Doveva essere un film per pochi e invece, a sorpresa, è un film davvero per tutti. La magia del muto per raccontare una storia d’amore d’altri tempi, o di tutti i tempi, raccontata solo attraverso l’incanto e la suggestione delle immagini, senza la contaminazione delle parole. In mancanza della voce, lo sguardo torna protagonista e il cinema, “che è diventato piccolo” come diceva Gloria Swanson in “Viale del tramonto”, riacquista le sue giuste dimensioni.[slider title=”Espandi/Comprimi…”]Che il lungometraggio più premiato della stagione appena trascorsa non sia parlato e a colori la dice lunga su cosa si intenda per “magia del cinema”. Certo, l’idea è originale: fare un film muto che racconti l’avvento del sonoro è da applausi. Una sfida azzardata ma vinta a pieni voti: si ride, ci si diverte, ci si commuove in un film che utilizza tutte le strategie del cinema che fu…[/slider]
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The Artist (141,2 KiB, 713 hits)