LUNEDI’ 29 FEBBRAIO 2016
È il 1964. Alle spalle del 35enne Martin Luther King (David Oyelowo) ci sono le tante battaglie per i Diritti Civili, il Nobel per la Pace e il famoso discorso “I Have A Dream“. Nonostante la segregazione razziale fosse formalmente abolita, la vita dei neri del Sud era in continuo pericolo, a causa della violenza dei bianchi che impediva di iscriversi alle liste elettorali e prendere parte alla vita pubblica del Paese. King ne parla con il presidente Johnson (Tom Wilkinson) ma senza risultati significativi. Decide così di partire da Selma, nel cuore dell’Alabama bianca governata dal luciferino Wallace (Tim Roth), per iniziare la lotta pacifica e spingere la protesta degli afroamericani con delle Marce fatte nel tentativo di forzare la mano al presidente Johnson. King, contraltare cristiano alla risposta violenta propugnata da Malcolm X e dal suo Movimento, sapeva però che non si poteva aspettare oltre, non era disposto a cedere o ad aspettare diplomaticamente tempi migliori. Fu così che, mettendo a rischio la sua vita, decise di andare avanti con la Marcia, vissuta dai politici, dalla gente e dalla polizia locale come una intollerabile provocazione. Quando domenica 7 marzo 1965 i manifestanti arrivarono alla fine dell’Edmund Pettus Bridge, la polizia, schierata in assetto da battaglia, senza alcuna provocazione, caricò violentemente uomini e donne, lasciando al suolo un morto e oltre 50 feriti. La “BloodySunday” di Selma fu portata dalla tv in tutte le case americane e l’indignazione che salì nel Paese fece sì che alla marcia successiva ci fossero persone di ogni religione e colore….
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Selma (157,7 KiB, 460 hits)