MARTEDÌ 07 MARZO 2023
Dopo che l’anziana signora per cui lavorava è deceduta, Marie (Karin Viard) trova lavoro come addetta alle pulizie presso la Scuola di Belle Arti di Parigi. La donna è sposata da 25 anni con Oratio (Philippe Uchan), che cerca di dimenticare la disoccupazione stordendosi col fado. La loro relazione è monotona, senza più slanci. Maria ha un carattere riservato e timido, a volte è goffa ma sempre dolce e gentile. Scrive poesie e non lascia mai il quaderno dove le raccoglie, lo porta sempre con sé e non condivide con nessuno i suoi scritti. Tra le mura della prestigiosa Scuola di Belle Arti scopre un mondo nuovo ricco di creatività, libertà e audacia. Impara che esistono opere d’arte bizzarre (di simil burro, da non gettare nella spazzatura) e che ci sono studenti creativi da poter aiutare. Come? Attraverso le sue mani, il suo saper fare, ma anche il suo corpo. Rivive e riscopre la sua femminilità, posando come modella di nudo, senza ovviamente dire nulla a casa, perché sa che suo marito non capirebbe. Eppure tra le mura della Scuola, Maria scopre stimoli inimmaginabili, impara ad osare e a sentirsi finalmente libera. Conosce Hubert (Grégory Gadebois), l’eccentrico e burbero custode della scuola. Un tipo simpatico, affabile e mentalmente aperto. L’incontro tra i due è fatale, crea un legame speciale fatto soprattutto di voglia di oltrepassare i propri limiti e guardare oltre le convenzioni sociali e le posizioni lavorative, oltre l’età e il già fatto, oltre tutti i limiti autoimposti…
MARIA E L’AMORE è una metafora utile e convincente per suggerire a chi guarda che non è mai troppo tardi per essere felici e, ancora prima, per capire chi si è veramente. O chi si vuole diventare, anche quando si è già “grandi”. Rappresenta il riscatto di una vita di una donna che si riappropria dei suoi sogni, di una felicità mai del tutto vissuta.
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