MARTEDI’ 6 NOVEMBRE 2012
Pietro Ponte (un “magnifico” Elio Germano), 28 anni, arriva a Roma dalla Sicilia con un unico grande sogno: fare l’attore. Tra un provino e l’altro, sbarca il lunario sfornando cornetti tutte le notti. E’ un ragazzo timido e solitario; l’unica compagnia è quella della cugina Maria (un’esilarante Paola Minaccioni), apprendista avvocato dalla vita sentimentale molto piena. Dividono provvisoriamente lo stesso appartamento, legati da un rapporto di amore e odio, in una quotidianità che fa scintille. Un giorno Pietro trova, finalmente, una casa tutta per sé: un appartamento d’epoca, dotato di un fascino particolare. Entusiasta della casa (e di una vita ancora tutta da realizzare), si accorge molto presto di non essere solo e di condividere il suo spazio con misteriosi inquilini che ‘appaiono’ e ‘scompaiono’.[slider title=”Espandi/Comprimi…”]Le ‘presenze’ sono ombre di attori di un’altra epoca e di un’altra storia: i membri della compagnia teatrale “Apollonio”, famosi negli anni del fascismo. In quell’appartamento si erano nascosti per sfuggire alla polizia del regime (gli attori collaboravano con la Resistenza) e lì avevano trovato la morte. Nessuno dei fantasmi è consapevole di essere tale, crede anzi di vivere ancora nel 1943 (data della loro scomparsa) e di aver trovato in Pietro la persona che permetterà loro di fuggire. Prigionieri del passato, la compagnia chiede a Pietro di aiutarli a recuperare la libertà perduta… [/slider]
Download scheda di approfondimento
Magnifica presenza (206,5 KiB, 757 hits)