MARTEDI’ 08 APRILE 2014
E’ il 1939. Un narratore (Vittorio Viviani) racconta l’arrivo a Roma di Federico Fellini (Tommaso Lazotti) che, appena diciannovenne, inizia a collaborare con il giornale satirico “Marc’Aurelio”, come sceneggiatore per diversi registi, e di lì a poco incontra alcuni dei futuri compagni di viaggio, come Alberto Sordi e Marcello Mastroianni. Arriviamo al 1948 e anche il giovane Ettore Scola (impersonato nel film da Giulio Forges Davanzati) entra a far parte del giornale e ben presto fa la conoscenza di Fellini. Tra i due nasce una profonda amicizia e memorabili sono i pellegrinaggi notturni in auto, con Scola come fedele accompagnatore, e personaggi presi dalla strada come passeggeri e interlocutori, l’occasione per affidare alla vera voce del regista – rubata ad alcune interviste – i suoi pensieri sull’arte, sul cinema, sulle donne…
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Che strano chiamarsi Federico (113,9 KiB, 677 hits)