MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2023
In un paesino del Galles rurale, il solitario e bizzarro Brian Gittins (David Earl) lavora come tuttofare per le signore della zona e si diverte a costruire ingegnosi congegni meccanici che funzionano di rado: una borsa di pigne, una cinta da uova, un orologio a cucù volante. Poi, un giorno, Brian costruisce un robot, o meglio un androide ciondolante, alto due metri e con l’aspetto di un anziano malfermo; la sua pancia è una vecchia lavatrice, la testa è quella di un manichino recuperato dall’immondizia, il corpo è una scatola rivestita da abiti oversize. In una notte di tempesta, incredibilmente, il robot si anima e comincia a interagire con Brian, parlando un perfetto inglese imparato dal dizionario e dicendo di chiamarsi Charles Petrescu (Chris Hayward). Per Brian è il giusto antidoto alla solitudine, i due si studiano, imparano a conoscersi, diventano amici. Quel rapporto aiuta Brian ad aprirsi al mondo, così riesce finalmente a stabilire un contatto con l’altrettanto timida Hazel (Louise Brealey). Intanto Charles è curioso come un bambino, vuole imparare, conoscere, è ossessionato dal desiderio di esplorare il mondo; sogna di andare nelle Hawaii, a Honolulu. Brian, al contrario, sente il bisogno di proteggerlo al punto da impedirgli di andare aldilà del giardino di casa perché “non tutto è così bello”, fuori c’è solo “un grande mondo pericoloso”. Il suo inventore, come un padre apprensivo, teme che se la gente scoprisse l’esistenza di Charles ne sarebbe spaventata e finirebbe col fargli del male. A preoccuparlo sono i Tommington, la rude famiglia di vicini, che vorrebbe rubare Charles e farne un falò…
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